/usr/share/gimp-lqr-plugin/help/it/index.html is in gimp-plugin-registry 5.20120621.
This file is owned by root:root, with mode 0o644.
The actual contents of the file can be viewed below.
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42 43 44 45 46 47 48 49 50 51 52 53 54 55 56 57 58 59 60 61 62 63 64 65 66 67 68 69 70 71 72 73 74 75 76 77 78 79 80 81 82 83 84 85 86 87 88 89 90 91 92 93 94 95 96 97 98 99 100 101 102 103 104 105 106 107 108 109 110 111 112 113 114 115 116 117 118 119 120 121 122 123 124 125 126 127 128 129 130 131 132 133 134 135 136 137 138 139 140 141 142 143 144 145 146 147 148 149 150 151 152 153 154 155 156 157 158 159 160 161 162 163 164 165 166 167 168 169 170 171 172 173 174 175 176 177 178 179 180 181 182 183 184 185 186 187 188 189 190 191 192 193 194 195 196 197 198 199 200 201 202 203 204 205 206 207 208 209 210 211 212 213 214 215 216 217 218 219 220 221 222 223 224 225 226 227 228 229 230 231 232 233 234 235 236 237 238 239 240 241 242 243 244 245 246 247 248 249 250 251 252 253 254 255 256 257 258 259 260 261 262 263 264 265 266 267 268 269 270 271 272 273 274 275 276 277 278 279 280 281 282 283 284 285 286 287 288 289 290 291 292 293 294 295 296 297 298 299 300 301 302 303 304 305 306 307 308 309 310 311 312 313 314 315 316 317 318 319 320 321 322 323 324 325 326 327 328 329 330 331 332 333 334 335 336 337 338 339 340 341 342 343 344 345 346 347 348 349 350 351 352 353 354 355 356 357 358 359 360 361 362 363 364 365 366 367 368 369 370 371 372 373 374 375 376 377 378 379 380 381 382 383 384 385 386 387 388 389 390 391 392 393 394 395 396 397 398 399 400 401 402 403 404 405 406 407 408 409 410 411 412 413 414 415 416 417 418 419 420 421 422 423 424 425 426 427 428 429 430 431 432 433 434 435 436 437 438 439 440 441 442 443 444 445 446 447 448 449 450 451 452 453 454 455 456 457 458 459 460 461 462 463 464 465 466 467 468 469 470 471 472 473 474 475 476 477 478 479 480 481 482 483 484 485 486 487 488 489 490 491 492 493 494 495 496 497 498 499 500 501 502 503 504 505 506 507 508 509 510 511 512 513 514 515 516 517 518 519 520 521 522 523 524 525 526 527 528 529 530 531 532 533 534 535 536 537 538 539 540 541 542 543 544 545 546 547 548 549 550 551 552 553 554 555 556 557 558 559 560 561 562 563 564 565 566 567 568 569 570 571 572 573 574 575 576 577 578 579 580 581 582 583 584 585 586 587 588 589 590 591 592 593 594 595 596 597 598 599 600 601 602 603 604 605 606 607 608 609 610 611 612 613 614 615 616 617 618 619 620 621 622 623 624 625 626 627 628 629 630 631 632 633 634 635 636 637 638 639 640 641 642 643 644 645 646 647 648 649 650 651 652 653 654 655 | <!doctype html public "-//w3c//dtd html 4.0 transitional//en">
<html>
<head>
<META HTTP-EQUIV="Content-Type" CONTENT="text/html; charset=UTF-8">
<title>Pagina di aiuto per gimp-lqr-plugin</title>
<link rel="stylesheet" href="../css/gimp-help-plain.css" type="text/css" />
<link rel="stylesheet" href="../css/gimp-help-screen.css" type="text/css" />
<link rel="stylesheet" href="../css/gimp-help-custom.css" type="text/css" />
<link rel="alternate stylesheet" href="../css/gimp22.css" type="text/css" title="gimp22" />
</head>
<body text="#000000" bgcolor="#FFFFFF" link="#0000FF"
vlink="#FF0000" alink="#000088">
<div class="book">
<div>
<h1>Pagina di aiuto per il plugin di GIMP Liquid Rescale versione 0.7</h1>
</div>
<p>
<div>
Il plugin Liquid Rescale è un'implementazione dell'algoritmo
"content-aware resizing by seam carving"
ideato da Shai Avidan e Ariel Shamir.
</div>
</p>
<p>
<div>
Il suo scopo è di ridimensionare non uniformemente le immagini pur mantenendo le
caratteristiche più salienti dell'immagine, evitando possibilmente di distorcerle.
Può anche essere utilizzato per rimuovere porzioni di immagine in modo "naturale".
</div>
</p>
<p>
<div>
Funziona sia rimpicciolentdo che ingrandendo, ed è possibile specificare manualmente
quali zone dell'immagine devono essere preservate e quali ignorate (o rimosse).
</div>
</p>
<p>
<div>
Si veda anche <a href="#seam_carving">Appendice: La tecnica del <i>seam carving</i></a> alla fine di questa
pagina per un'introduzione ai concetti su cui si basa questa tecnica.
</div>
</p>
<p>
<div>
Il plugin agisce sul livello (o sulla selezione fluttuante) correntemente attivo.
Può anche essere applicato a più livelli di un immagine attraverso il plugin
<i>"Filtra tutti i livelli"</i> o usando il GIMP Animation Package per l'editing video (si veda
<a href="#GAP">questa sezione</a> per maggiori dettagli).
</div>
</p>
<p>
<div>
Il plugin opera sempre su interi livelli; se una selezione è presente, è salvata come canale
e rimossa.
Se il livello ha una maschera per la trasparenza, viene mostrata un'opzione
per stabilire se applicarla o rimuoverla prima di procedere.
</div>
</p>
<p>
<div>
Il plugin può anche essere usato in modalità batch dalla linea di comando, si veda
<a href="#batch">questa sezione</a> per maggiori dettagli.
</div>
</p>
<h2>Descrizione dell'interfaccia utente (modalità non-interattiva)</h2>
<p>
<img title="Esempio finestra di dialogo" alt="Esempio finestra di dialogo" src="images/dialog1.png">
</p>
<h3>Selezionare le nuove dimensioni</h3>
<p>
<div>
In questa sezione è possibile impostare le dimensioni finali dell'immagine.
È consigliabile riscalare sempre una direzione alla volta. Nel caso in cui
si vogliano modificare entrambe le dimensioni contemporaneamente, il plugin
agisce prima nel senso della larghezza, e poi in altezza. Questo compurtamento
può essere modificato attrverso un'opzione nella linguetta <i>"Avanzate"</i>.
</div>
<div>
I due piccoli pulsanti sulla destra possono essere utilizzati per riportare
le dimensioni ai valori originali dell'immagine (sopra) o agli ultimi valori
usati (sotto), mentre il pulsante più grande sulla destra permette di passare
alla modalità interattiva (vedi la <a href="#interactive">sezione corrispondente</a>
per maggiori dettagli).
</div>
</p>
<p>
<div>
Si noti che le dimensioni finali possono essere impostate automaticamente quando si rimuovono
contenuti, vedi più sotto.
</div>
</p>
<h3>Maschere per i contenuti</h3>
<h4>Guida rapida</h4>
<p>
<div>
Il sistema più semplice per selezionare manualmente le zone dell'immagine che si
vogliono proteggere/ignorare è il seguente:
<ul>
<li>
Selezionate il livello (non la selezione fluttuante) che volete riscalare e invocate il plugin
</li>
<li>
Cliccate il pulsante <i>"Nuovo"</i> nella sezione <b>"Maschera per i contenuti da preservare"</b>
(questo creerà un nuovo livello trasparente, con opacità 50%, e imposterà un colore
appropriato; inoltre, la finestra di dialogo principale del plugin verrà sostituita con una più piccola)
</li>
<li>
Dipingete con il pennello (o altro) le aree che volete preservare
</li>
<li>
Quando avete finito, premete OK: la finestra di dialogo principale del plugin riapparirà.
</li>
<li>
Ripetete il tutto per i contenuti che volete eliminare
</li>
</ul>
</div>
</p>
<p>
<div>
Volendo eliminare porzioni di immagine, un metodo rapido per impostare le dimensioni
finali è, dopo aver impostato una maschera per l'eliminazione, di cliccare su uno
dei pulsanti a fianco dell'etichetta <i>"Auto dimensionamento"</i>.
(Questo metodo tuttavia funziona solo con maschere molto semplici).
</div>
</p>
<p>
<div>
<b>Nota #1:</b> l'eliminazione di parti dell'immagine è possibile solamente quando
la si restringe. Per default, la maschera per l'eliminazione dei contenuti viene ignorata
quando si allarga l'immagine, perché in quel caso le aree contrassegnate verrebbero
gonfiate anziché rimosse. Se volete davvero ottenere questo effetto, dovete disattivare
l'opzione corrispondente nella linguetta <i>"Avanzate"</i>.
</div>
</p>
<p>
<div>
<b>Nota #2:</b> la preservazione dei contenuti non è possibile se si cerca di ingrandire
troppo l'immagine, poiché il processo di allargamento è l'inverso del processo di
restringimento, quindi la massima quantità di pixel che è possibile aggiungere a un livello
corrisponde al numero di pixel che non sono protetti.
Per esempio, se avete un'immagine larga 1000 pixel e averte contrassegnato una porzione
da preservare larga 800 pixel, la larghezza finale dovrebbe essere inferiore ai 1200
pixel. Per ingrandire di più, procedete in passi successivi, oppure impostate adeguatamente
il valore del <i>"Max ingrandimento per passo"</i>.
</div>
</p>
<h4>Descrizione completa</h4>
<p>
<div>
Nella sezione <b>"Maschera per i contenuti da preservare"</b>
è possibile specificare se ci sono regioni dell'immagine che dovrebbero
essere preservate dalle modifiche, attivando l'opzione
<i>"Attiva la preservazione dei contenuti"</i> e scegliendo
un livello tra quelli che appartengono all'imaggine attuale (e sono diversi
dal livello attivo) nel menu <i>"Livelli disponibili"</i>.
Il pulsante <i>"Nuovo"</i> crea un nuovo livello trasparente
con opacità 50% e un nome appropriato, lo imposta
come maschera da utilizzare per la preservazione dei contenuti e passa alla
modalità "Modifica della maschera", nella quale la finestra di dialogo è ridotta
e sempre in primo piano, e in cui il colore di primo piano viene impostato a
verde. Quando si esce dalla modalità "modifica della maschera", il colore
di primo piano precedente viene ripristinato e la finestra di dialogo principale
del plugin riappare con le informazioni aggiornate.
Il pulsante <i>"Modifica"</i> lancia la modalità "Modifica della maschera" sul
livello attualmente selezionato per la preservazione.
Si noti che se il plugin viene lanciato su una selezione fluttuante
questa procedura non è adatta a meno di non trasformare la selezione fluttuante
in un nuovo livello, dato che GIMP non permette di lavorare su altri livelli se
c'è una selezione fluttuante attiva.
</div>
<div>
L'intensità dell'effetto su ogni pixel si ricava dalla media dei valori
del pixel in ogni canale del colore, moltiplicato per il valore di opacità
(canale alpha). Quindi, per un livello RGB con un canale alpha, il valore massimo
si otterrà con i pixel binachi, mentre quelli neri e quelli trasparenti
sono ignorati. In generale, è consigliabile lavorare con un solo colore per
maschera, e, se necessario, regolare l'intensità nelle diverse aree cambiando
il valore della trasparenza piuttosto che agire sulla luminosità o sulla
saturazione.
</div>
<div>
Le dimensioni e la posizione dei livelli selezionati può essere arbitraria,
il plugin utilizza solo le porzioni che si sovrappongono al livello attivo.
La scala <i>"Intensità"</i> può essere utilizzata come parametro globale
per modulare la preservazione dei contenuti.
Nota: selezioni più sottili (nel verso del ridimensionamento) hanno bisogno
di valori di intensità più alti, e viceversa.
</div>
<div>
Se una maschera per la preservazione viene selezionata, la piccola icona verde
sotto l'immagine sulla sinistra si attiverà e il tooltip corrispondente conterrà
il nome del livello selezionato per la preservazione. Le due icone rimanenti svolgono
la stessa funzione per la maschera per l'eliminazione (icona rossa) e quella per
la rigidità (icona blu).
</div>
</p>
<p>
<div>
La sezione <b>"Maschera per i contenuti da eliminare"</b> è identica alla precedente,
ma l'effetto è invertito, e il colore impostato dai pulsanti <i>"Nuovo"</i> e <i>"Modifica"</i>
è il rosso anziché il verde.
</div>
<div>
In più, rispetto alla sezione precedente, ci sono due altri pulsanti, accanto all'etichetta
<i>"Auto dimensionamento"</i>, che possono essere usati per effettuare l'eliminazione "rapida" di
aree dell'immagine.
Se si preme uno di questi pulsanti, il plug-in cerca di calcolare l'ammontare di riscalatura necessaria per
rimuovere gli oggetti marcati dall'attuale maschera per l'eliminazione, e imposta corrispondentemente
le dimensioni finali (nella sezione <b>"Selezionare le nuove dimensioni"</b>).
Questi pulsanti producono sempre un riscalamento in una singola direzione: il tasto <i>"Larghezza"</i>
modifica la larghezza e reimposta l'altezza al valore originario, il tasto <i>"Altezza"</i> fa
l'opposto.
</div>
<div>
Si noti che questa opzione è adeguata solamente per operazioni di rimozione elementari,
poiché questo metodo può facilmente sbagliare se la maschera è troppo complicata.
</div>
<div>
<i>[Dettagli tecnici: le dimensioni finali sono calcolate semplicemente a partire dal massimo numero
di pixel per riga (o colonna) per i quali la maschera supera una data soglia; questa soglia corrisponde
al 50% di un colore RGB pieno (ad es. del rosso con le impostazioni di default).]</i>
</div>
</p>
<h3>Output</h3>
<p>
<img title="Output" alt="Output" src="images/dialog2.png">
</p>
<p>
<div>
Questa linguetta contiene alcune opzioni riguardo all'output del plugin.
</div>
</p>
<p>
<div>
<dl>
<dt>Risultato</dt>
<dd>
Permette di scegliere se il risultato del ridimensionamento deve essere scritto sul
livello selezionato, o su uno nuovo, o messo in una nuova immagine. In quest'ultimo
caso, la nuova immagine che verrà creata conterrà anche i livelli ausiliarî riscalati
e le linee d'azione (vedi sotto).
Per default è impostato a <i>"sul livello selezionato"</i>.
</dd>
<dt>Ridimensiona la tela</dt>
<dd>
Specifica se la tela deve essere ridimensionata in modo da adattarsi alle nuove
dimensioni del livello attivo.
Se quest'opzione è attivata (è il default), il livello attivo verrà anche
riposizionato in modo da essere completamente visibile.
</dd>
<dt>Ridimensiona i livelli ausiliarî</dt>
<dd>
Specifica se i livelli che sono stati impostati per la selezione manuale dei
contenuti e per specificare una maschera per la rigidità verranno ridimensionati
assieme al livello attivo. Se quest'opzione è attivata (è il default), le parti
dei livelli in questione che escono dal livello attivo verranno tagliate, dopodichè
i livelli ausiliarî subiranno lo stesso processo di eliminazione/inserimento di
linee del livello attivo.
</dd>
<dt>Mostra le linee d'azione</dt>
<dd>
Specifica se creare un nuovo livello che mostra la mappa delle linee d'azione
(che sono le parti dell'immagine che vengono eliminate, se si restringe,
o moltiplicate, se si allarga).
I due pulsanti sulla destra permettono di stabilire le gamma dei colori da usare
per le linee. Le linee sono calcolate sull'immagine originale in base alla necessità
(per es. ne saranno calcolate 100 se si sta restringendo o allargando
il livello di 100 pixel); le aree rimanenti restano trasparenti.
Per interpretare il risultato, usate questa opzione impostando <i>"Risultato"</i>
a <i>"su un nuovo livello"</i>, e sovrapponete il livello con le linee
d'azione a quello originale.
Se riscalate in due direzioni contemporaneamente, otterete due mappe,
ma la seconda sarà calcolata su un'immagine intermedia invisibile, quindi
non è molto utile. Lo stesso vale se si esegue un doppio ridimensionamento
liquido (attivendo l'opzione <i>"Riporta alle dimensioni originali"</i> in
modalità <i>"liquid rescale"</i>), o se il ridimensionamento
avviene in più passi perché si è superato il valore del <i>"Max ingrandimento per passo"</i>.
Si noti che questa opzione è ignorata in modalità interattiva, ma i colori selezionati
vengono usati quando si visualizza la mappa manualmente con l'apposito pulsante.
</dd>
<dt>Riporta alle dimensioni originali</dt>
<dd>
Specifica se riscalare all'indietro dopo la trasformazione con liquid rescale.
Questo può essere utile ad esempio per la rimozione di oggetti o per fare uno
"zoom dei contenuti".
Se questa opzione è attivata, un menu compare al di sotto per scegliere la modalità
delle operazioni: è possibile scegliere di ritornare alle dimensioni originali
usando LqR o il ridimensionamento standard, oppure di ridimensionare uniformemente
l'immagine fino a raggiungere o la larghezza o l'altezza originali, mantenendo però
le proporzioni.
</dd>
</dl>
</div>
</p>
<h3>Avanzate</h3>
<p>
<div>
Questa linguetta contiene alcune opzioni che permettono un controllo avanzato
dell'algoritmo di ridimensionamento.
</div>
</p>
<h4>Impostazioni linee d'azione</h4>
<p>
<img title="Impostazioni linee d'azione" alt="Impostazioni linee d'azione" src="images/dialog3.png">
</p>
<p>
<div>
<dl>
<dt>Massimo passo trasverso</dt>
<dd>
<div>
Questa opzione permette di impostare il massimo passo trasvero ammesso
tra due pixel successivi delle linee d'azione. L'algoritmo standard usa
un passo = 1, che significa che ogni pixel di una linea può essere
spostato al massimo di un pixel rispetto ai suoi vicini. Questo
comporta che le linee d'azione possono formare un angolo massimo di 45 gradi
rispetto alla loro base.
</div>
<div>
Aumentare il valore del passo massimo è l'unico modo di superare questo limite,
tuttavia può portare all'introduzione di errori visibili. Per bilanciare
questo effetto è consigliabile agire sul parametro di rigidità.
</div>
</dd>
<dt>Rigidità globale</dt>
<dd>
<div>
Usando questo valore si assegna una penalizzazione alle linee d'azione meno diritte.
Può risultare utile per ridurre le distorsioni in certi casi, o per evitare
di introdurre gli errori derivanti da un valore troppo alto del passo (è consigliabile
usare valori bassi in questo caso). Questo valore viene utilizzato su tutta l'immagine
se non è specificata una maschera per la rigidità.
</div>
<div>
<i>[Dettagli tecnici: la penalizzazione è proporzionale alla somma delle differenze di coordinate trasversali
(passo) per ogni coppia di punti successivi della linea, elevate alla potenza di 1,5.]</i>
</div>
</dd>
<dt>Usa una maschera per la rigidità</dt>
<dd>
<div>
È possibile specificare diversi valori di rigidità per le diverse aree dell'immagine,
usando un livello ausiliario, e seguendo la stessa procedura usata per specificare le
maschere per i contenuti (il colore di default in modalità "Modifica della maschera" in
questo caso è il blu).
Quando si imposta una maschera per la rigidità, il valore in ogni pixel (calcolato
allo stesso modo che per le maschere per i contenuti) viene utilizzato come coefficiente
di rigidità e moltiplicato al valore globale.
</div>
<div>
Nota #1: le aree trasparenti (o nere) di una maschera per la rigidità corrispondono sempre
a un valore di rigidità 0, indipendentemente dal valore globale.
</div>
<div>
Nota #2: le aree più rigide hanno un leggero effetto repulsivo rispetto alle linee d'azione,
simile a quello di una maschera per la preservazione. Questo effetto può essere compensato
tramite una maschera per l'eliminazione.
</div>
</dd>
<dt>Funzione gradiente</dt>
<dd>
È possibile scegliere quale funzione deve essere utilizzata per calcolare
la mappa dell'energia dell'immagine. Per ogni pixel nell'immagine, le componenti
orizzontale e verticale del gradiente vengono calcolate a partire dai suoi quattro
primi vicini. La mappa dell'energia dipende dal gradiente, e a sua volta determina
quali elementi dell'immagine sono rilevanti, e dovrebbero essere preservati, e
quali sono irrilevanti e possono essere scartati.
Usando la funzione <i>Zero</i>, unitamente alla preservazione manuale dei
contenuti, è possibile soppiantare completamente il riconoscimento
automatico dei contenuti; l'utente può così generare la propria mappa dell'
energia (per es. con un altro plugin).
</dd>
</dl>
</div>
</p>
<h4>Controllo delle operazioni</h4>
<p>
<img title="Controllo delle operazioni" alt="Controllo delle operazioni" src="images/dialog4.png">
</p>
<p>
<div>
<dl>
<dt>Max ingrandimento per passo</dt>
<dd>
Questa opzione imposta il massimo ingrandimento (in percentuale) che può essere
effettuato in una sola volta. Se le dimensioni finali superano questa soglia,
il plug-in si arresterà e ripartirà automaticamente tutte le volte necessarie.
È possibile che dobbiate ridurre questo valore se avete delle maschere per la
preservazione dei contenuti molto grandi.
</dd>
<dt>Ordine del ridimensionamento</dt>
<dd>
Quando si riscalano entrambe le direzioni in una sola volta, è possibile scegliere
se procedere prima in orizzontale e poi in verticale, o viceversa.
</dd>
<dt>Non eliminare i contenuti quando si allarga</dt>
<dd>
L'effetto di una maschera per l'eliminazione dei contenuti è invertito quanto
il plugin viene utilizzato per allargare un'immagine; dal momento che ciò
non è normalmente l'effetto voluto, la maschera è ignorata per default
quando si allarga lungo la prima direzione di ridimensionamento (in tali casi,
una piccola icona di avvertimento compare nella sezione <i>"Maschera per i
contenuti da eliminare"</i>).
Disattivate questa opzione per disabilitare questa verifica.
Si noti che questa opzione viene ignorata in modalità interattiva.
</dd>
</dl>
</div>
</p>
<a name="GAP"></a>
<h3>Utilizzo del plugin per l'editing di video e animazioni</h3>
<h4>Utilizzo del plugin con GAP</h4>
<p>
<div>
Il plugin può essere utilizzato assieme al GIMP Animation Package (GAP) per l'editing
video, così da applicare il riscalamento liquido a tutti i frames di un video
(consultate la documentazione di GAP per informazioni riguardo all'editing video con GIMP).
</div>
</p>
<p>
<div>
Tuttavia, gli strumenti di GAP permettono di selezionare in maniera diretta soltanto
il livello su cui lavorare, mentre il liquid rescale plugin necessita di utilizzare
dei livelli ausiliarî per sfruttare tutto il suo potenziale.
Per aggirare il problema, i livelli ausiliarî vengono selezionati in base al loro nome:
perciò, se volete usare una maschera per la preservazione dei contenuti in ogni frame,
per esempio, dovrete chiamare allo stesso modo tutti i livelli che intendete usare come
tali. Lo stesso vale per le maschere per la preservazione dei contenuti e le maschere per
la rigidezza.
</div>
</p>
<p>
<div>
Per applicare il riscalamento liquido su tutti i frames, selezionate <i>"Modifica frame"</i>
dal menu <i>"Video"</i>; si aprirà una finestra di dialogo: nella sezione
<i>"Funzione"</i> selezionate <i>"Applica filtri ai livelli"</i>, quindi impostate
le regole appropriate per la selezione dei livelli e dei frames e cliccate OK.
Comparirà una nuova finestra di dialogo, nella quale bisogna scegliere un filtro:
selezionate <i>"plug-in-lqr"</i>, poi scegliete <i>"Applica costante"</i>
oppure <i>"Applica variabile"</i>.
</div><div>
In quest'ultimo caso, la finestra di dialogo del liquid rescale plugin vi verrà
presentata due volte, una per il primo frame e una per l'ultimo: queste impostano
i valori estremi per tutti i parametri graduali (come le dimensioni, le intensità,
la rigidità ecc.), e valori intermedî di questi verranno usati per i frames intermedî
(per esempio, impostando a 100% la larghezza nel primo frame e 110% nell'ultimo, e
supponendo che i frames in tutto siano 11, i frames intermedî avranno larghezza
101%, 102%, 103% e così via).
Tutte le opzioni non graduali, invece, come l'ordine di ridimensionamento, il
nome dei livelli ausiliarî ecc., vengono prese dell'<u>ultima</u> finestra di dialogo
per i livelli intermedî.
</div>
</p>
<h4>Applicare il plugin su tutti i livelli (ad es. per le animazioni)</h4>
<p>
<div>
È anche possibile applicare il plugin a tutti i livelli di una data immagine (per
esempio quando si lavora su un'animazione), usando l'opzione <i>"Filtra tutti i
livelli..."</i> dal menu <i>"Filtri"</i> e scegliendo <i>"plug-in-lqr"</i> nella
finestra di dialogo che compare.
Le regole usate sono le stesse descritte nella sezione per l'utilizzo di GAP;
tuttavia, incontrerete dei problemi in questo caso se usate dei livelli ausiliarî come
maschere, poiché il plugin viene applicato anche a questi.
</div>
</p>
<a name="interactive"></a>
<h2>Descrizione dell'interfaccia utente (modalità interattiva)</h2>
<p>
<img title="Interfaccia interattiva" alt="Interfaccia interattiva" src="images/dialog_interactive.png">
</p>
<p>
<div>
La modalità interattiva viene attivata premendo il pulsante corrispondente nella finestra di
dialogo principale: le impostazioni correnti (incluse quelle sulle dimensioni) vengono
applicate, e viene mostrata una nuova finestra di dialogo ridotta.
In questa modalità è possibile modificare solamente le dimensioni (e le modifiche vengono
immediatamente applicate); inoltre alcune opzioni vengono ignorate:
<ul>
<li>Mostra le linee d'azione (bisogna farlo manualmente, vedi sotto)</li>
<li>Riporta alle dimensioni originali</li>
<li>Non eliminare i contenuti quando si allarga</li>
</ul>
Il pulsante <i>"Indietro"</i> riporta alla finestra di dialogo principale.
</div>
</p>
<h3>Selezionare le dimensioni</h3>
<p>
<div>
Questa sezione contiene i controlli per le dimensioni del livello. L'applicazione delle modifiche è quasi
immediata, ma solo dopo che i pulsanti sono stati rilasciati: questo significa che, se avete attivato
il pulsante a catena per preservare le proporzioni del livello, il risultato sarà diverso a seconda che
il ridimansionamento avvenga in diversi piccoli passi o tutto in una volta.
Il pulsante di reset sulla destra riporta le dimensioni al valore iniziale: se la mappa non è mai stata
reimpostata, il risultato è uguale all'immagine di partenza, altrimenti sarà diversa (vedi anche la sezione
sulla mappa qui sotto).
</div>
</p>
<h3>Mappa</h3>
<p>
<div>
La sezione addizionale <i>"Mappa"</i> nella finestra di dialogo interattiva riguarda la mappa delle
linee d'azione che il plugin usa internamente. Le mappe hanno un'orientamento (che dipende dalla
dimensione del ridimensionamento), un valore di riferimento (quello di inizializzazione della mappa)
e un intervallo d'azione. Le mappe permettono di ridimensionare quasi in tempo reale lungo la loro direzione
e all'interno del loro intervallo d'azione; quando si oltrepassano i limiti dell'intervallo le mappe
vengono aggiornate.
Le mappe contengono tutta l'informazione relativa al proprio intervallo d'azione: dunque, se si ritorna
al valore di riferimento di una mappa, si riottiene l'immagine originale. Tuttavia, ogni volta che
la direzione di ridimensionamento cambia, o quando si supera il massimo ingrandimento per passo, la mappa
viene automaticamente reinizializzata; quando ciò accade, tutte le informazioni precedenti sono perdute.
Ci sono tre pulsanti in questa sezione:
<dl>
<dt>Pulsante info</dt>
<dd>
Mostra o nasconde le informazioni sulla mappa interna
</dd>
<dt>Pulsante reset</dt>
<dd>
Reimposta la mappa manualmente. Questo è equivalente a far ripartire il plugin dalla situazione attuale.
Per esempio, se premete questo pulsante dopo aver modificato le
dimensioni, e poi premete il pulsante reset nella sezione per le dimensioni, otterrete un risultato
equivalente a quello che otterreste usando l'opzione <i>"Riporta alle dimensioni originali"</i>
(impostata su <i>"liquid rescale"</i>) in modalità non-interattiva.
</dd>
<dt>Pulsante visualizza</dt>
<dd>
Mostra la mappa attualmente in uso. Funziona allo stesso modo dell'opzione <i>"Mostra le linee d'azione"</i>
della modalità interattiva, solo che si fa manualmente e quindi mostra una sola mappa alla volta.
In ogni sessione, la prima volta che si preme questo pulsante viene creato un nuovo livello sul quale
la mappa viene visualizzata, mentre le volte successive la nuova mappa viene sostituita alla vecchia.
Per leggere il risultato bisogna riportare il livello su cui si sta lavorando alle dimensioni di referimento,
e sovrapporvi la mappa.
Questo pulsante è utilizzabile solo con immagini di tipo RGB.
</dd>
</dl>
</div>
</p>
<a name="batch"></a>
<h2>Utilizzo del plugin in modalità batch</h2>
<p>
<div>
Il plugin viene distribuito assieme a degli script che aiutano ad utilizzarlo dalla linea di comando.
Per averne una descrizione, utilizzate il <i>"Navigatore di procedure"</i> dal menu <i>"Aiuto"</i> di
GIMP, e cercate <i>batch-gimp-lqr</i>, <i>batch-gimp-lqr-full</i> e <i>batch-gimp-lqr-full-use-id</i>;
il significato delle opzioni dovrebbe risultare ovvio, sapendo come funziona l'interfaccia standard.
</div>
</p>
<h3>Esempio</h3>
<p>
<div>
Ecco un esempio di come si usa il più semplice tra gli script, <i>batch-gimp-lqr</i>, dalla linea di
comando di Linux / BSD / Mac OS X:
</div>
</p>
<p>
<div>
<code>
gimp -i -f -b "(batch-gimp-lqr \"my_image.xcf\" 400 300 \"Backgound\" \"\" \"disc. mask\")" -b "(gimp-quit 0)"
</code>
</div>
</p>
<p>
<div>
Questo comando riscalerà il livello "Background" del file "my_image.xcf" alla dimensione di 400x300 pixel, usando
il livello chiamato "disc. mask" come maschera per l'eliminazione e senza usare alcuna maschera per la preservazione
(si noti la coppia di apici vuota dopo "Background").
</div>
</p>
<p>
<div>
Su Windows il comando è uguale, ma bisogna sostituire a <code>gimp</code> qualcosa
come <code>%ProgramFiles%/GIMP-2.0/bin/gimp-2.6.exe</code> (il comando esatto dipende da che versione di GIMP
avete installato e dalla cartella di installazione).
</div>
</p>
<a name="seam_carving"></a>
<h2>Appendice: La tecnica del <i>seam carving</i></h2>
<p>
<div>
Il funzionamento del plugin si basa sulla ricerca dei cosiddetti "seams", o "linee d'azione" di un'immagine,
ovvero delle linee continue che attraversano a zig-zag tutta l'immagine da sopra a sotto (nel caso di linee
d'azione "verticali"), o da sinistra a destra (per le linee d'azione orizzontali). Se una di queste linee
d'azione, una di quelle verticali poniamo, viene rimossa dall'immagine (l'operazione che prende il nome di
"carving"), la larghezza dell'immagine si riduce di un pixel. Rimuovendo linee d'azione orizzontali si riduce
invece l'altezza. Reiterando queste operazioni (cioè la ricerca di una linea d'azione e la sua rimozione),
l'immagine può essere ridotta a piacimento. L'insieme di tutte le linee d'azione, prese nell'ordine in cui
sono state applicate, costituisce una cosiddetta "mappa delle linee d'azione".
</div>
</p>
<p>
<div>
L'operazione opposta al carving, cioè l'<i>inserimento</i> di linee d'azione addizionali accanto a quelle
che ha trovato l'algoritmo, permette invece allargare le immagini. In tal caso, il significato della mappa
delle linee d'azione è invertito.
</div>
</p>
<p>
<div>
Per poter ottenere buoni risultati con questa tecnica, il problema principale è di scegliere come individuare
le linee d'azione più adatte per l'inserimento o la rimozione. Se lo scopo del ridimensionmento è semplicemente
quello di modificare le proporzioni di un'immagine senza alterarne troppo i contenuti, per esempio, allora
le linee d'azione "buone" saranno quelle che non attraversano parti importanti dell'immagine, passando piuttosto
sullo sfondo.
</div>
</p>
<p>
<div>
Per default, il plugin cerca di trovare le linee che attraversano le aree a minore contrasto (la specificazione
esatta di come viene calcolato il contrasto avviene tramite la scelta della funzione di riconoscimento automatico
nella linguetta <i>"Avanzate"</i>).
Perciò, ad ogni pixel dell'immagine viene associato un cosiddetto "valore energetico": più è elevato il
contrasto, più è alta l'energia, e le linee d'azione tendono ad evitare le aree con alta energia.
</div>
</p>
<p>
<div>
Dal momento che, in molti casi, il semplice modello basato sul solo contrasto non è ottimale, è possibile
aggiungere dei termini all'energia di alcune aree e specificare quali dovrebbero avere un'energia maggiore
del normale (usando una maschera per la preservazione) e quali una minore (usando una maschera per
l'eliminazione). In pratica quindi in questo modo si possono controllare le linee d'azione e quindi tutto il
processo di riscalatura.
</div>
</p>
<p>
<div>
Le maschere per la rigidità funzionano in modo simile, ma la quantità di energia aggiuntiva che introduce
non dipende solamente dal valore associato ad ogni pixel, ma anche da quanto sono dritte le linee d'azione che
dovrebbero attraversare quel pixel.
</div>
</p>
<p>
<div>
In conclusione, per farsi un'idea intuitiva del processo, si consideri che le linee d'azione cercano di trovare
la via che gli permetta di raggiungere la parte opposta attraverando le zone ad energia minore; le maschere
per la preservazione hanno l'effetto di introdurre delle barriere che, se abbastanza alte, possono deviare
le linee d'azione e respingerle, mentre le maschere per l'eliminazione sono come vallate, che al contrario
attraggono le linee d'azione. Le maschere per la rigidità hanno invece l'effetto di aggiungere delle
barriere ai lati delle linee d'azione, in modo da renderle più dritte.
</div>
</p>
</div>
</body>
</html>
|